Quando pensiamo ai simboli di Natale, la tradizione ci fa venire in mente fiocchi, cristalli di neve, campanelli e ghirlande, solo per citarne alcuni. Ma in alcuni paesi non molto distanti da noi più di qualcuno risponderebbe i ragni. Suona bizzarro ma proprio le ragnatele sono tra gli addobbi più comunemente usati per gli alberi di Natale in Ucraina e Germania.
Gli animaletti a otto zampe che siamo soliti collegare al tempo di Halloween abbondano, invece, durante le Feste semplicemente varcando le Alpi. Si tratta di un’usanza popolare tipica della tradizione Mitteleuropea che risalirebbe a un’antica storia tramandata di generazione in generazione. La protagonista è una madre vedova, in condizioni di miseria tanto da non potersi permettere di festeggiare il Natale.
L’assenza di decorazioni nella casa e la povertà di quella povera famiglia commosse a tal punto alcuni ragni pazienti. Con la loro dedizione e tenacia, quegli animaletti riuscirono a tessere la loro tela sull’abete; così, la mattina di Natale, la vedova con i suoi bimbi trovarono il sempreverde decorato di tutto punto. Splendente alla luce del sole, l’albero brillava di riflessi d’oro e d’argento quando colpito dai raggi di luce. Fu l’inizio di una serie di vicende fortunate.
Altre storie, invece, raccontano versioni differenti secondo le quali fu lo stesso Babbo Natale o Gesù bambino a trasformare le ragnatele di casa in fili splendenti. A queste tradizioni si lega anche la credenza che vuole i ragnetti animali portafortuna, quindi perché escludersi dagli addobbi delle Feste? Proprio per questi motivi, gli ucraini aggiungono sui loro abeti decori colorati e fantasiosi a forma di ragno.
Dimenticate gli otto zampe neri e dispettosi di Halloween: le creazioni natalizie che riproducono gli aracnidi possono diventare anche preziose. Piccoli gioielli luccicanti con cui augurare un pizzico di fortuna in occasione delle festività di fine anno.